Atene e Sparta: democrazia contro oligarchia

Tra Atene e Sparta non ci furono solo guerre infinite ma anche due tipi di governo estremamente differenti

Atene è stata da sempre la patria della filosofia della democrazia mentre Sparta decide di adottare una strada oscurantista di caste dove chi decide sono gli spartiati lasciando fuori da tutto i contadini/schiavi e la borghesia. Questo era un sistema chiuso che non poteva certamente progredire ed era destinato a non portare benessere a molti.

Atene come culla della filosofia della democrazia della quale ricordiamo i tentativi di Aristotele, Platone ma anche quello più pragmatico di Pericle. Il famosissimo discorso di Pericle agli ateniesi tende ad essere un nuovo modo di vedere l’uomo come artefice della sua forma di governo in cui il “noi” diventa parte essenziale del discorso. La democrazia secondo lo statista ateniese è il modo perfetto per rendere gli abitanti cittadini attivi della società e possano in questo modo contribuire col proprio merito allo sviluppo.

Sparta era una struttura basata sullo sfruttamento dei discendenti degli invasori Dori andando a dividere la società spartana in tre elementi:

  • spartiati: la nobiltà terriera chiusa nella città che sfuttava tutte le altre caste;
  • perieci: dori liberi ma non erano nobili. Facevano parte della borghesia ma non avevano diritti, non potevano vivere nelle mura cittadine e non potevano detenere armi;
  • ilioti: erano gli achei sconfitti sopravvissuti. Erano considerati come oggetti quindi potevano essere venduti, picchiati ed uccisi. Normalmente facevano i lavori più duri in assoluto.

La stragrande maggioranza della popolazione era iliota e periecia quindi decisero di governare col terrore usavano la Krypteia, una sorta di milizia segreta, che faceva strage di ilioti.

La differenza tra Atene e Sparta è enorme dove nel primo caso c’era il governo dei lumi mentre nel secondo al governo c’era violenza e terrore per la maggioranza della popolazione.